Conto Termico 2024: cos’è e come funziona

Il Conto Termico è un incentivo economico introdotto dal governo italiano con l’obiettivo di promuovere la transizione verso soluzioni di riscaldamento più sostenibili. Il suo focus principale è sull’efficienza energetica e sull’adozione di tecnologie che utilizzano fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento degli edifici. Ma come funziona concretamente e come fare per ottenerlo?

In questo articolo esploreremo a fondo cos’è e come funziona il Conto Termico, analizzando i benefici che offre a chi decide di investire in soluzioni energetiche all’avanguardia. Dalla riduzione delle bollette energetiche alla promozione di un ambiente più pulito, il Conto Termico si presenta come uno strumento chiave nella trasformazione del nostro modo di produrre e utilizzare l’energia termica.

Cos’è il Conto Termico

Il Conto Termico è un programma di incentivazione finanziaria erogato direttamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici)  che supporta interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’adozione di fonti di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento degli edifici. Il suo obiettivo principale è incentivare l’adozione di tecnologie più sostenibili, riducendo l’impatto ambientale delle attività di riscaldamento e promuovendo un consumo energetico più efficiente.

Non è una detrazione fiscale ma un incentivo diretto, ovvero un vero e proprio contributo in denaro, che si concentra sull’adozione di soluzioni che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, e perciò favorisce l’installazione di impianti di riscaldamento basati su tecnologie rinnovabili: include quindi anche l’acquisto di sistemi di riscaldamento a biomassa come termocamini, caldaie e stufe a pellet.

I benefici: quanto si recupera con il Conto Termico?

Il Conto Termico offre una serie di benefici economici e ambientali, incentivando l’adozione di tecnologie sostenibili nel settore del riscaldamento. Ecco una panoramica dei principali vantaggi:

Vantaggi economici del Conto Termico

Il vantaggio economico principale del Conto Termico consiste nel rimborso delle spese sostenute per l’installazione di impianti basati su fonti rinnovabili o per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

Il Conto termico porta anche vantaggi ambientali

Obiettivo primario del Conto Termico è incentivare il passaggio a fonti di energia rinnovabile e migliorare così l’efficienza energetica degli edifici. Questa scelta contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’impatto ambientale complessivo del riscaldamento domestico o industriale. L’investimento in tecnologie sostenibili promosso dal Conto Termico supporta la gestione responsabile delle risorse e promuove un approccio più sostenibile all’utilizzo dell’energia termica.

Le percentuali di rimborso del Conto Termico

La percentuale di rimborso del Conto Termico è fino a un massimo del 65% della spesa sostenuta per la sostituzione di impianti tradizionali con sistemi a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

 

In aggiunta, il programma è cumulabile con altri bandi regionali , all’interno dei contesti precedentemente menzionati. Nel caso la richiesta venga effettuata da cittadini o aziende di Campania, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, è possibile cumulare il Conto Termico con incentivi regionali, arrivando a una percentuale di rimborso del 100% per i privati e del 65% per le imprese.

Calcolo del Conto Termico e delle fasce climatiche

L’incentivo dipende dalla potenza nominale (kW) e dalle emissioni del prodotto o della soluzione installata, e dalle ore di funzionamento calcolate in media in base alla fascia climatica (A, B, C, D, E, F) del luogo dove viene effettuato l’intervento.
Le zone climatiche sono state introdotte con il Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412. In questo Decreto, l’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, definite in base ai gradi-giorno a cui appartengono tutti i capoluoghi di provincia e ogni comune appartenente alla singola provincia.

 

È facile quindi comprendere che un prodotto ad alto rendimento e con bassi livelli di emissioni in atmosfera, come le stufe a pellet, installato in una zona climatica particolarmente fredda, otterrà un contributo più alto rispetto a un prodotto con performance inferiori e installato in un’area più calda.

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Chi può beneficiare del Conto Termico nel 2024? Soggetti ammissibili

Il Conto Termico è rivolto sia ai privati, quindi persone fisiche, ma anche imprese e condomini, sia alle Pubbliche Amministrazioni, che intendono realizzare interventi finalizzati al risparmio energetico e all’uso di fonti rinnovabili. Giocando un ruolo cruciale nella transizione verso fonti di energia più sostenibili infatti, le strutture aziendali, indipendentemente dalla loro dimensione, e quelle pubbliche, come scuole, ospedali e edifici governativi, possono usufruire del Conto Termico per implementare sistemi di riscaldamento più sostenibili, tra cui le stufe a pellet.

Tipologie di interventi incentivati dal Conto Termico

Conto Termico per installazione di nuovi sistemi di riscaldamento a biomassa

La sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento invernale con l’installazione di nuovi sistemi alimentati a biomassa, gasolio, olio combustibile/carbone o GPL (questi solo per aziende agricole e forestali in aree non metanizzate) è una delle opzioni più agevolate dal Conto Termico. I sistemi di riscaldamento alimentati a biomassa infatti, come le stufe a pellet, offrono un riscaldamento efficiente e sostenibile. Un’azienda o un privato che decide di sostituire il suo vecchio impianto di riscaldamento con una stufa a pellet può beneficiare di incentivi economici diretti e di una significativa riduzione dei costi operativi a lungo termine.

 

Il nuovo sistema di riscaldamento deve riscaldare le stesse utenze del precedente generatore, mantenendo una potenza installata che non deve superare di oltre il 10% di quella dei vecchi sostituiti. Qualora si preveda un potenziamento, è necessario fornire una giustificazione adeguata attraverso la relazione di un professionista tecnico. Da notare che, per stufe e termocamini, la relazione tecnica non è richiesta per potenze post-operam fino a 15 kW.

Per quanto riguarda le caldaie, è obbligatorio dotare i corpi scaldanti ad alta temperatura di valvole termostatiche modulanti. Inoltre, bisogna installare un accumulatore (puffer) per le caldaie a legna (con almeno 55 litri per kilowatt), per quelle alimentate a cippato (con almeno 20 litri per kilowatt) e per quelle a pellet, in quest’ultimo caso in base al dimensionamento asseverato dal progettista.

 

Le caratteristiche che deve avere il nuovo sistema di riscaldamento variano in base al tipo di intervento. Nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa esistente, il nuovo prodotto deve avere una certificazione ambientale a 4 stelle. Se l’intervento riguarda una nuova installazione (limitata esclusivamente a aziende agricole o forestali) o la sostituzione di un generatore diverso da quello a biomassa, è necessaria una certificazione a 5 stelle.

In ogni caso, devono essere rispettati i requisiti del Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, che prevede per le caldaie un rendimento termico utile non inferiore al 87%+log (Pn), mentre, per stufe e termocamini, il rendimento termico utile deve superare l’85%.

Requisiti per accedere al Conto Termico: un esempio pratico

Hai acquistato una stufa a pellet per sostituire il vecchio sistema di riscaldamento della tua casa o della tua azienda, che era alimentato a biomassa, gasolio, olio combustibile o carbone. Se la potenza della nuova stufa non supera del 10% la potenza del vecchio prodotto sostituito, allora possiedi tutti i requisiti necessari per godere dell’incentivo del Conto Termico, e riceverai un contributo che coprirà fino al 65% del totale del costo che hai sostenuto.

Come funziona il Conto Termico: la procedura per richiederlo

Come richiedere il Conto Termico? La procedura si avvia presentando la domanda attraverso gli appositi moduli disponibili sul sito del GSE. Successivamente, è necessario avviare i lavori con professionisti qualificati, e alla fine dei lavori, presentare la documentazione di fine lavori al GSE. Approfondiamo le fasi chiave del procedimento:

Valutazione del progetto

Prima di iniziare l’intervento, è necessario effettuare una valutazione del progetto. In questa fase, sarà fondamentale verificare che gli interventi proposti siano conformi agli standard e ai requisiti stabiliti dal Conto Termico. È importante scattare delle foto alla centrale termica o al locale di installazione prima dell’intervento, con il generatore da sostituire presente e funzionante.

 

Inizio dei lavori e realizzazione dell’intervento

Una volta ottenuta l’approvazione, è possibile avviare i lavori e realizzare l’intervento. È importante assicurarsi che tali interventi siano eseguiti da professionisti qualificati, garantendo che rispettino gli standard richiesti per beneficiare del Conto Termico. Devono essere emesse fatture parlanti e, allo stesso modo, anche i bonifici di saldo devono essere tali e provenire dal conto corrente intestato al soggetto responsabile. L’intervento deve essere concluso entro 90 giorni dall’ultimo pagamento, non riferito alle spese professionali. È importante scattare delle foto dell’intervento eseguito e dei vari collegamenti all’impianto esistente realizzati.

È necessario infine richiedere all’installatore la dichiarazione di conformità dell’intervento, la compilazione del Libretto e l’accatastamento dell’impianto nel Catasto informatico regionale. Ricorda di conservare tutta la documentazione fino a 5 anni successivi dall’ultimo pagamento.

 

Presentazione della domanda: quando farla?

Dopo la conclusione l’intervento, si può procedere con la presentazione della domanda per il Conto Termico. La richiesta di concessione deve essere svolta attraverso il PortalTermico del GSE, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento.

Questa fase implica la compilazione di moduli specifici disponibili sul sito del GSE, dove occorrerà fornire dettagli sull’intervento programmato, inclusi i costi previsti e i dati relativi all’efficienza energetica.

 

Quali sono i documenti necessari per la richiesta del Conto Termico?

La documentazione necessaria include la domanda di partecipazione, la descrizione degli interventi, preventivi dettagliati, fatture e bonifici parlanti, dichiarazione di conformità, certificati degli interventi effettuati e documentazione di fine lavori.

Svolto questo passaggio, il GSE invierà la lettera di accettazione degli incentivi e il destinatario dovrà accettare a sua volta la scheda di contratto con il GSE.

Consigliamo di affidarsi a organizzazioni e tecnici esperti nella presentazione delle domande.

 

Erogazione del rimborso: procedura e termini di presentazione

Come avviene il rimborso? Sempre attraverso il GSE, che effettua i pagamenti sulla base delle spese effettivamente sostenute per l’intervento. Il processo di rimborso segue le seguenti tappe:

  • Verifica della documentazione: il GSE verifica la completezza e la correttezza della documentazione presentata.
  • Valutazione dei costi: viene effettuata una valutazione dei costi sostenuti per gli interventi, considerando anche l’efficienza energetica raggiunta.

 

Tempi e modalità di erogazione del contributo del Conto Termico

Una volta completate le fasi di verifica e valutazione, il GSE procede con l’erogazione del rimborso direttamente sul conto indicato dal richiedente.

Il rimborso viene erogato in un’unica soluzione nel caso di un contributo minore o uguale a 5.000 €, mentre, se superiore ai 5.000 €, in due rate annuali in caso di potenze inferiori ai 35kw e in 5 rate annuali per potenze superiori ai 35kw. L’incentivo sarà erogato entro un periodo di due mesi a partire dalla data in cui il contratto viene attivato. Il pagamento della prima rata avverrà entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello del bimestre in cui cade la data di attivazione del contratto.

Altre risposte a domande frequenti sul Conto Termico

Cosa succede se non rispetto gli standard richiesti?

L’adesione al Conto Termico richiede il rispetto degli standard e dei requisiti stabiliti. In caso di non conformità, la richiesta può essere respinta o può comportare una riduzione degli incentivi.

 

Posso usufruire del Conto Termico per sostituire una caldaia a GPL?

La sostituzione dei generatori di calore a GPL è consentita esclusivamente per interventi svolti in aree non metanizzate e limitatamente alle aziende agricole. In aggiunta, il nuovo generatore installato deve rispettare un coefficiente premiante relativo alle emissioni di polveri, che deve essere pari al valore massimo consentito, ossia 1,5.

Conclusione

In conclusione, comprendere come funziona il Conto Termico rivela la sua importanza cruciale nella promozione dell’efficienza energetica e nella transizione verso fonti rinnovabili. Questo strumento non solo fornisce incentivi finanziari per migliorare gli impianti termici, ma anche per la produzione di energia da fonti sostenibili. La combinazione di benefici economici e ambientali rende il Conto Termico un elemento chiave nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Solo attraverso un impegno condiviso e una comprensione approfondita di come funziona il Conto Termico possiamo plasmare un futuro energetico più sostenibile e consapevole.

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63 commenti su “Conto Termico 2024: cos’è e come funziona
    1. Buongiorno Andrea,
      le pratiche richiedono una consulenza tecnica e professionale mirata. I clienti hanno la possibilità di affidarsi ai professionisti con cui collaborano i rivenditori oppure di selezionare autonomamente uno studio specializzato.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

    1. Per questo tipo di domanda, le consigliamo di contattare direttamente una rivendita specializzata nel prodotto. Noi possiamo fornirle informazioni riguardo ai prodotti presenti sul nostro sito.

      Grazie per averci scritto.
      Team Cadel

        1. Buongiorno Fabio,
          Se una pratica viene respinta a causa di un errore di conteggio, non è possibile ripresentarla se è stata definitivamente rigettata dal GSE (nella fase gestita dal Responsabile dell’Attuazione – RA). In tal caso, non è più consentito correggere la documentazione.
          Tuttavia, se il GSE richiede un’integrazione o ulteriori chiarimenti, è possibile apportare modifiche e correggere la pratica prima della conclusione del processo di valutazione.

          Grazie per averci scritto,
          Team Cadel

    1. Buongiorno Paola
      purtroppo, non è possibile accedere al conto termico in questo caso. Gli incentivi del conto termico sono riservati esclusivamente alla sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento alimentato a gasolio, carbone, legna, pellet o olio combustibile.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

      1. Quindi, pure l’installazione di caldaia a condensazione non permette di accedere al conto termico.
        Grazie per conferma.
        Buona giornata

      2. Grazie, mi scuso pernon averlo fatto prima, infatti leggendo tutti i quesiti postivi ho trovato conferma.
        Cordialità
        Cristina

    1. Buongiorno Roberto,
      per beneficiare del Conto Termico per la messa a norma della canna fumaria di una stufa a legna, è necessario che l’intervento includa la sostituzione della stufa stessa con un modello più efficiente. Se l’intervento riguarda solo la canna fumaria senza la sostituzione della stufa, non è possibile accedere agli incentivi del Conto Termico. Tuttavia, è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, che viene ripartita in 10 anni.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  1. Grazie per le informazioni che fornite. Pongo una domanda: possiedo una vecchia stufa a pellet (> 21 anni) per riscaldare la taverna, separata quindi dall’impianto domestico, rottamandola posso accedere al Conto Termico per una nuova sempre a pellet?

    1. Buongiorno Renzo,
      Sì, potrebbe accedere al Conto Termico per sostituire la vecchia stufa a pellet, purché la taverna sia accatastata regolarmente.
      Le consigliamo di contattare un nostro rivenditore presente nella sua zona, che potrà trovare a questo link: https://cadelsrl.com/punti-vendita/.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  2. Salve, la mia casa è scaldata con una caldaia a gas. Inoltre, in sala è presente un camino a legna che vorrei sostituire con una stufa a pellet. In questo caso potrei accedere al Conto Termico? Grazie

  3. Buongiorno
    ho una stufa a pellet che era stata acquistata usufruendo gia del conto termico (2017) posso riusufruire del conto termico ?
    grazie

    1. Buongiorno, devo accedere al conto termico per sostituire un vecchio camino a legna con una stufa di 8,2 kW sempre a legna. Le chiedo, cortesemente, devo fare anche la certificazione della canna fumaria? La canna è buona e tira molto bene e comunque i tubi li metterei coinbentati all’interno.
      Grazie.

      1. Buongiorno Giuseppe,
        la canna fumaria va sempre messa a norma, poiché è parte della documentazione richiesta in caso di controllo.
        Ti ricordiamo inoltre che, per i 5 anni successivi all’approvazione del Conto Termico, è obbligatorio conservare i seguenti documenti:
        – Certificato di smaltimento del vecchio prodotto;
        – Fatture e bonifici relativi all’acquisto e installazione;
        – Dichiarazione di conformità dell’impianto ai sensi del DM 37/08, ovvero attestante un’installazione a regola d’arte da parte di installatori qualificati (Art. 15 del Decreto Legislativo 28/11). Per ottenere questa conformità, anche la canna fumaria deve essere a norma;
        – Schede tecniche dei componenti e del generatore;
        – Fatture di acquisto del pellet certificato in classe A1 e A2 (se si tratta di una stufa a pellet), insieme agli attestati di conformità del pellet;
        – Garanzie dei componenti;
        – Libretto di impianto e/o di centrale termica come richiesto dalla normativa vigente;
        – Ricevute degli interventi di manutenzione ordinaria sia per il generatore che per la canna fumaria;
        – Contratti (d’affitto, di fornitura, ecc.);

        Questa documentazione è obbligatoria e va esibita in caso di controllo da parte di un delegato del GSE. In caso di mancata presentazione o incongruenza dei documenti, l’incentivo verrà sospeso e il beneficiario dovrà restituire i fondi ricevuti all’ente.

        Grazie per averci scritto,
        Team Cadel

  4. Buongiorno…voglio acquistare una stufa pellet usata 2 mesi dicembre 2023 da un mio amico usufruendo del contotermico 2.0…come posso è cosa devo fare in questa circostanza per istallare la stufa e trasferire un bene che è stato acquistato e inserito in una pratica del gse. Grazie

    1. Buongiorno Donato,
      chi ottiene la pratica del conto termico è soggetto a controlli per verificare la correttezza della documentazione inviata, l’installazione della stufa e la corrispondenza delle caratteristiche dichiarate. Nel caso specifico, se il venditore ha già inserito la stufa nella sua pratica del GSE e tu la acquisti, in caso di controllo e non conformità, potrebbe essere tenuto a restituire parte del contributo ottenuto.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  5. Buongiorno, non mi è chiara una cosa nella procedura di pagamento dell’incentivo conto termico.
    Nel caso di affidamento della pratica conto termico alla ditta che realizza il lavoro, con cessione del credito alla ditta, perchè la ditta riceva l’incentivo è necessario che i lavori siano TERMINATI, oppure il bonifico può arrivare alla ditta prima che i lavori siano terminati?
    Grazie.

    1. Buongiorno Ennio,
      per presentare e ottenere l’approvazione della pratica del conto termico, è necessario allegare foto che documentino la sostituzione del prodotto a biomassa, le etichette del nuovo prodotto installato e l’ambiente in cui è stato installato. Senza queste prove, il GSE è molto rigoroso e non approverà la pratica né erogherà i bonifici.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  6. Buonasera,

    Vorrei porre la questione a voi, sperando che qualcuno mi spieghi meglio.
    Ho appena concluso il contratto con il GSE e conto termico per la sostituzione di vecchio camino con uno nuovo ed installato boiler accumulo e pannelli solare termici. Tutto bene, carico tutto quello che chiedono, effettuo pagamenti come richiesto dal GSE, e mi rispondono con la somma del rimborso. Ecco qui non mi torna quello che dicono sul recupero delle spese sostenute per l’installazione:
    Ho speso circa 22mila euro e come contributo dal GSE ne ho presi 4mila circa. Ora se il contributo era tra 50 e 65%, come é possibile?
    Sapete aiutarmi?
    Grazie

    A naturalmente al 730 non puoi portare in detrazione queste fatture perché, come richiesto dal Gse, sono bonifici ordinari e non parlanti.

    1. Buonasera Luca,
      i prodotti a biomassa di ultima generazione hanno un valore di conto termico che varia in base alla loro potenza e alle caratteristiche tecniche. Questo valore cambia anche a seconda delle fasce climatiche italiane, che corrispondono ai diversi comuni. Il conto termico può coprire fino al 65% delle spese ammissibili.
      Per chiarire meglio, ecco un esempio: se le spese ammissibili sono di 1000€ e il contributo conto termico del prodotto installato è di 1500€, il GSE rimborserà al massimo il 65% di 1000€, quindi 650€. Se invece le spese ammissibili sono di 5000€, il rimborso massimo sarà di 1500€, poiché questo è il limite massimo del contributo previsto per il prodotto installato.
      Troverai ulteriori informazioni dettagliate a questo link: https://cadelsrl.com/certification/conto-termico/

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

      1. Buongiorno
        Di professione faccio l’ingegnere e mi occupo di ristrutturazioni e bonus fiscali; Se possibile intervengo nella discussione per capire meglio IL CONTO TERMICO e contribuire se possibile a chiarire le condizioni anche per i miei committenti.
        Da quanto risposto al sig. Luca è allora corretto ritenere che il Conto Termico può essere riconosciuto solamente come % ( max 65%) del costo del generatore a biomassa installato? Se questo è vero l’unica spesa ammissibile è quella del generatore , perchè è chiaro che il Conto Termico non dipende da un computo metrico dei lavori svolti ( spese asseverate) ma solo dalle caratteristiche dell’apparecchio quindi dalla zona climatica, quota, etc.
        Pertanto tutto ciò che eccede oltre il 65% del costo del generatore NON VIENE INCENTIVATO.

        Se allora volessi incentivare tutte le altre spese connesse , come per esempio INSTALLAZIONE, CERTIFICAZIONI E CONFORMITA’, NUOVA CANNA FUMARIA , OPERE EDILI ACCESSORIE, SPESE TECNICHE etc. dovrei dedurle con la detrazione del 50% in 10 anni ( spese da sostenere e pagare con bonifici parlanti NON CONTO TERMICO).
        Secondo voi è possibile eventualmente procedere in questo modo o i due incentivi NON SONO COMULABILI?
        Grazie per la vostra cortesia disponibilità.

        1. Buongiorno Dante,
          le voci fanno parte dello stesso intervento, ma devono seguire due strade di incentivo diverse e, soprattutto, non sono cumulabili.
          Facciamo degli esempi, utilizzando costi ipotetici:

          Primo esempio:

          -Costo stufa: 750€
          -Incentivo Conto Termico in fascia climatica E: 1400€
          -Montaggio stufa e raccorderia: 250€
          -Canna fumaria: 350€
          -Totale (IVA inclusa): 1350€
          L’incentivo Conto Termico copre il 65% della spesa, fino a un massimo di 1400€. Verranno erogati quindi 877,50€ (il 65%) circa 3 mesi dopo l’approvazione della pratica.

          Secondo esempio:

          -Costo stufa: 2100€
          -Incentivo Conto Termico in fascia climatica E: 1400€
          In questo caso, l’incentivo copre già il 65% del costo della sola stufa e verrà erogato entro circa 3 mesi dall’approvazione della pratica.

          Tutte le altre spese (montaggio, canna fumaria, opere edili accessorie, ecc.) possono essere detratte con il bonus ristrutturazione al 50% in 10 anni, previo pagamento tramite bonifico parlante e documentazione edilizia adeguata.

  7. devo sostituire una vecchia caldaia a gas ormai inefficiente e obsoleta, posso rientrare nelle agevolazioni del conto termico?
    grazie

    1. Buongiorno Claudio,
      la sostituzione di una vecchia caldaia a gas non rientra nelle agevolazioni del conto termico. Gli incentivi del conto termico sono riservati esclusivamente alla sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, carbone, legna, pellet o olio combustibile. Troverai dettagliate informazioni a questo link: https://cadelsrl.com/certification/conto-termico/

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  8. Buongiorno
    Nella sostituzione della stufa a legna è obbligatorio anche installare la canna fumaria con tubo inox? Ed è necessario avere una presa d’aria esterna nel locale che è di 50 mq?
    Grazie e resto in attesa
    Righi Alberto

    1. Buongiorno Alberto,
      Per quanto riguarda la sostituzione della stufa a legna, è obbligatorio mettere a norma l’impianto fumario. Questo implica l’installazione della canna fumaria con un tubo inox, che è essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto. Inoltre, è necessario avere una presa d’aria esterna nel locale, anche se è di 50 mq. Questo requisito è sia una normativa che una prescrizione di sicurezza, in quanto una stufa a legna consuma ossigeno per bruciare. La presa d’aria esterna assicura un adeguato ricambio d’aria, prevenendo rischi di intossicazione e garantendo una combustione ottimale.

      Per visionare le nostre stufe a legna, può cliccare su questo link:https://cadelsrl.com/legna/stufe-a-legna-cadel/

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

    1. Buongiorno Giuseppe,
      l’intervento di installazione di collettori solari termici, NON prevede la sostituzione di un impianto esistente.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  9. Buongiorno,
    ho accesso al conto termico se sostituisco l’attuale caminetto a legna posizionato in cucina con nessuna ulteriore canalizzazione, con una stufa a pellet installata nella medesima posizione del caminetto con una canalizzazione nella stanza confinante?
    Grazie.
    Cordiali saluti.

    1. Buongiorno Angelo,
      in questo caso , essendo un intervento che prevede la sostituzione di un generatore ad aria, il generatore in sostituzione dovrà climatizzare i medesimi ambienti del precedente (eventualmente anche confinanti).

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

    1. Buongiorno Marco,
      secondo il paragrafo:5.8.2 “Requisiti tecnici per accedere all’incentivo (Allegato II del Decreto)”, l’intervento è incentivabile nel rispetto dei requisiti di seguito riportati:

      – Installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale già presente nell’immobile di qualsiasi categoria catastale (tranne F/3). La sostituzione parziale è ammessa solo nel caso di un impianto pre-esistente dotato di più generatori di calore;
      – La messa a punto e l’equilibratura del sistema di distribuzione, regolazione e controllo;

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  10. Se acquisto un solare termico per la casa e uno per l’ufficio (quindi con partita iva) ottengo lo stesso incentivo o ci sono percentuali diverse? Grazie.

    1. Buongiorno Francesco,
      l’importo dell’incentivo, viene calcolato sulla base delle caratteristiche del prodotto, quindi l’importo è invariato.

      Unica differenza nelle due casistiche è l’importo di spesa utile ai fini del rispetto del limite massimo del 65%. Nel caso di SR privato, l’iva è considerata un costo quindi concorre all’importo di calcolo, mentre nel caso di soggetti giuridici (ove l’IVA NON viene considerata un costo) il rapporto del 65% viene calcolato su base imponibile di spesa.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  11. Buonasera io devo sostituire la mia stufa in un magazzino vorrei sapere se posso usufruire del conto termico

    1. Buongiorno Maria Antonietta,
      si. Gli immobili validi ai fini della richiesta posso essere di qualsiasi categoria catastale, ad esclusione degli F3.

      Da Guida al Conto Termico: “l’installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale già presente nell’immobile di qualsiasi categoria catastale (tranne F/3).”

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  12. Buongiorno quindi se cambiamo la nostra caldaia condominiale attualmente a gas, con una nuova ibrida non abbiamo diritto alle agevolazioni ? Grazie

    1. Buongiorno Roberto,
      questo intervento può godere degli incentivi previsti nelle forme:

      1 Conto Termico: criteri di calcolo sul generatore in pompa di calore (secondo il punto 5.12.1 della Guida al Conto Termico);
      2 Detrazione fiscale del 65% in 10 anni;

      Criterio fondamentale per l’accesso agli incentivi è che il generatore abbia le certificazioni adeguate ai criteri minimi.
      Riferimento: Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore. (intervento 2.E – art. 4, comma 2, lettera e)

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  13. Buon giorno.
    Chi deve presentare la domanda per l’incentivo conto termico a GSE? Io che pago per la sotituzione di un vecchio condizionatore o la ditta che fornisce il nuovo ed esegue i lavori? In questo secondo caso, è necessaria mia delega? A quali responsabilità vado incontro se la ditta che ha eseguito i lavori è incorsa in qualche errore tecnico od anche solo amministrativo? Se non incassa il contributo? Grazie

    1. Buongiorno Francesco,
      la richiesta può essere presentata direttamente dal Soggetto Responsabile (SR) o in alternativa dall’impresa esecutrice delle opere e attuare il meccanismo di Mandato all’incasso.

      Nel primo caso, l’importo verrà riconosciuto direttamente al SR che quindi pagherà l’ammontare totale delle lavorazioni per poi vedersi riconoscere l’incentivo

      Nel secondo caso (Autorizzazione scritta del mandato/Delega ad operare) , l’importo verrà riconosciuto all’impresa esecutrice la quale , nella fase iniziale scomputerà l’importo dell’incentivo dall’ammontare totale della spesa.

      Le responsabilità di realizzazione sono regolamentate dalla normativa di riferimento in caso di errori di posa (37/08). L’eventuale mancato incasso dell’incentivo da parte dell’impresa , viene disciplinato da accordi privati tra le parti, non vi è una normativa di riferimento specifica.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  14. Sto ristrutturando una vecchia casa di campagna dove la fonte di calore era una termostufa che mandava i pochi termosifoni esistenti. Mettendo una caldaia a condensazione posso fruire del conto termico?

    1. Buongiorno Elena,
      i generatori a GAS sono incentivati in Conto Termico solo per la Pubbliche amministrazioni.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  15. Salve, ho sostituito una vecchia stufa a pellet Cadel con una Cadel Luce Plus e installato anche una nuova canna fumaria. La canna fumaria rientra nella richiesta di rimborso del conto termico?

    1. Buongiorno Nicoletta,
      tutte le spese inerenti l’intervento, possono essere contabilizzate e concorrono all’ammontare totale della spesa su cui si basa il calcolo del 65% massimo di incentivo spettante. Ricordiamo che l’incentivo massimo ottenibile, viene calcolato sulle caratteristiche del generatore.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  16. Buongiorno,
    devo sostituire il camino a legna che utilizzo per l’impianto di riscaldamento con una caldaia a pellet. L’impianto ha come terminali i fan coil, volendo sostituirli con radiatori, la spesa può rientrare nel conto termico per l’installazione della caldaia a pellet?

    1. Buongiorno Onorina,
      certo, a condizione che la caldaia a pellet sia classificata a 5 stelle. Per quanto riguarda i radiatori, possono essere inclusi nel costo totale dell’intervento. Tuttavia, ricordiamo che l’importo dell’incentivo sarà calcolato in base alla caldaia installata e alla fascia climatica del comune in cui viene effettuata l’installazione, con un tetto massimo del 65% delle spese sostenute.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  17. Buongiorno redazione,
    Abbiamo appena comprato una casetta di campagna che per adesso è riscaldata da una stufa a pellet. Ora vorremmo sostituire l’attuale stufa o con una idrostufa che alimenta termosifoni . Possiamo usufruire del conto termico ? Se si , rientrano pure i termosifoni? E se volessi cambiare pure l’unico infisso ?
    Grazie mille , siete molto d’aiuto

    1. Buongiorno Davide,
      purtroppo, non è possibile usufruire del Conto Termico in questo caso. Il contributo è previsto solo per la sostituzione di impianti che utilizzano la stessa tipologia di fonte di calore (ad esempio, sistemi ad aria con aria o ad acqua con acqua), e non deve superare il 10% della potenza del sistema esistente che si intende sostituire.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  18. Buonasera, l’incentivo per conto termico spetta al rivenditore o al cliente che ha sostituito il vecchio camino con uno nuovo? grazie

    1. Buongiorno Rossella,
      l’incentivo del Conto Termico spetta al cliente finale che ha effettuato la sostituzione del vecchio camino con uno nuovo. Tuttavia, esiste la possibilità di optare per la cosiddetta “cessione del credito” al rivenditore o all’installatore, che potrebbe gestire direttamente la pratica e applicare uno sconto in fattura.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  19. Buongiorno, per riscaldare la mia abitazione ho un caminetto a pellet/legna che genera acqua calda per i termosifoni. Se lo sostituisco con una pompa di calore posso usufruire del conto termico?

    1. Buongiorno Roberta,
      Se si riferisce al trasferimento in un’altra abitazione o alla vendita, la risposta è no, non è possibile farlo entro i primi 5 anni dalla pratica, a meno che non venga comunicato al GSE.
      In tal caso, il GSE potrebbe richiedere la restituzione di una parte dell’incentivo in base al tempo trascorso.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

  20. Buongiorno posseggo una stufa a legna datata, è possibile sostituirla usufruendo del contotermico 2.0 con una termostufa sempre a legna? Se si anche l’impianto per il collegamento ai termosifoni puo’ entrare nella spesa totale?

    Anche in questi casi l’installazione della stufa deve prevedere un rendimento massimo non superiore al 10% della stufa precedente?

    Grazie

    1. Buongiorno Franco,
      purtroppo, non è possibile usufruire del Conto Termico in questo caso. Il contributo è previsto solo per la sostituzione di impianti che utilizzano la stessa tipologia di fonte di calore (ad esempio, sistemi ad aria con aria o ad acqua con acqua), e non deve superare il 10% della potenza del sistema esistente che si intende sostituire.

      Grazie per averci scritto,
      Team Cadel

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