Tutela della qualità dell’aria nel Bacino Padano e in Toscana
Le “stelle”: garanzia di qualità ambientale per stufe e caminetti
Ecologici, naturali e “carbon neutral”: pellet e legna lo sono di sicuro, ma se bruciati in apparecchi tecnologicamente obsoleti, rischiano di impattare negativamente sulla qualità dell’aria.
Come si fa ad individuare una stufa ecologica?
Esattamente come accade per gli autoveicoli (da Euro 0 a Euro 6), il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 186 del 7 novembre 2017 ha introdotto una classificazione che distingue stufe e camini secondo le “stelle”, da 2 a 5.
Cosa indicano le stelle? Un numero maggiore di stelle indica una maggiore qualità ambientale del prodotto, ossia alti rendimenti e basse emissioni.
Una stufa ecologica è pertanto una stufa che offre una classe ambientale pari ad almeno 4 stelle.
Alcune regioni in Italia (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana) hanno adottato misure specifiche per limitare sia l’accensione sia la nuova installazione di apparecchi a legna o pellet poco efficienti, favorendo le stufe più ecologiche. Di seguito abbiamo sintetizzato le principali misure regionali a questo riguardo.
Riferimento normativo: “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”, sottoscritto a Bologna il 9 giugno 2017
Misure strutturali (sempre valide)
L’Accordo del Bacino Padano, stipulato il 9/6/2017, prevede una serie di misure strutturali, cioè degli interventi a lungo termine validi su tutto il territorio delle regioni interessate.
Dal 1° ottobre 2018 è possibile la nuova installazione soltanto di apparecchi dalle 3 stelle in su, mentre è possibile l’utilizzo e l’accensione soltanto degli apparecchi dalle 2 stelle in su. Si possono accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l’unica forte di riscaldamento dell’abitazione.
Dal 1° gennaio 2020, per incentivare ancora di più la sostituzione degli apparecchi obsoleti, sarà possibile installare solo apparecchi a 4 stelle e utilizzare solo apparecchi dalle 3 stelle in su. Si potranno accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l’unica forte di riscaldamento dell’abitazione.
Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
Per le misure temporanee ed emergenziali ogni regione ha stabilito il proprio ambito di applicazione.
Lombardia (allegato 2 della Deliberazione della Giunta Regionale X/7095 del 18/9/2017): le misure si applicano nel territorio dei Comuni sopra i 30.000 abitanti appartenenti alle fasce 1-2; per maggiori informazioni: Sito Regione Lombardia.
Veneto (Deliberazione della Giunta Regionale n. 836 del 06/06/2017): le misure si applicano nell’intero territorio regionale; per maggiori informazioni: Sito Regione Veneto.
Riferimento normativo: “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”, sottoscritto a Bologna il 9 giugno 2017 e D.G.R. n. 29-7538 del 14 settembre 2018
Misure strutturali (sempre valide)
Dal 1° ottobre 2018 è possibile la nuova installazione soltanto di apparecchi dalle 3 stelle in su.
Per quanto riguarda l’utilizzo e l’accensione non ci sono limitazioni (D.G.R. n. 29-7538 del 14 settembre 2018).
Dal 1° ottobre 2019 sarà possibile installare soltanto apparecchi dalle 4 stelle in su, mentre si potranno utilizzare stufe e caminetti dalle 3 stelle in su. Si potranno accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l’unica forte di riscaldamento dell’abitazione.
Il divieto di utilizzo di apparecchi con classe inferiore alle tre stelle non si applica nelle zone montane, ma solo nei comuni appartenenti alle zone “Agglomerato di Torino”, “Pianura” e “Collina” così come individuati nella deliberazione di Giunta regionale n. 41-855 del 29 dicembre 2014.
Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
Le misure temporanee ed emergenziali si applicano nel territorio dei Comuni dell’agglomerato di Torino e dei Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti (Deliberazione della Giunta Regionale n. 22-5139 del 05/06/2017, Dgr 42-5805 del 20/10/2017).
Per maggiori informazioni: Sito Regione Piemonte.
Riferimento normativo: “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”, sottoscritto a Bologna il 9 giugno 2017 e D.G.R. n. 29-7538 del 14 settembre 2018
Misure strutturali (sempre valide)
Dal 1° ottobre 2018 è possibile la nuova installazione soltanto di apparecchi dalle 3 stelle in su, mentre è possibile l’utilizzo e l’accensione soltanto degli apparecchi dalle 2 stelle in su. Si possono accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l’unica forte di riscaldamento dell’abitazione.
Il divieto di utilizzo non si applica nei territori al di sopra dei 300 metri di altitudine (Delibera Num. 1412 del 25/09/2017).
Dal 1° ottobre 2019 sarà possibile installare soltanto apparecchi dalle 4 stelle in su, mentre si potranno utilizzare stufe e caminetti dalle 3 stelle in su. Si potranno accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solo se costituiscono l’unica forte di riscaldamento dell’abitazione.
Il divieto di utilizzo non si applica nei territori al di sopra dei 300 metri di altitudine (Delibera Num. 1412 del 25/09/2017) e non riguarda le cucine a legna.
Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
Le misure temporanee ed emergenziali si applicano nel territorio dei Comuni dell’agglomerato di Bologna e in tutti i Comuni con popolazione sopra i 30.000 abitanti (Dgr n.795 del 05/06/2017, Delibera num. 1412 del 25/09/2017).
Per maggiori informazioni: Sito Regione Emilia Romagna.
Riferimento normativo: Piano Regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA), approvato il 18 Luglio 2018 con delibera consiliare n. 72/2018
Misure strutturali (sempre valide)
Per quanto riguarda l’installazione di stufe e caminetti, il Piano Regionale per la qualità dell’aria in Toscana introduce l’obbligo di efficienza minima a 4 stelle solo per gli apparecchi a pellet e legna installati ex novo in nuove costruzioni o ristrutturazioni.
Nelle costruzioni esistenti è possibile installare qualsiasi tipo di stufa o camino, indipendentemente dalla classe di qualità ambientale.
Per quanto riguarda l’utilizzo, il Piano prevede una distinzione tra
Comuni salubri, in cui non c’è alcuna limitazione;
Comuni critici: sono zone in cui si verificano concentrazioni di particolato fine PM10, tipicamente le zone di fondovalle fino ad un’altezza di 200 metri, che ad oggi rappresentano il 19,3% dei Comuni della Regione. La lista dei Comuni critici viene aggiornata ogni 5 anni ed è reperibile nel sito della Regione Toscana.
Nei Comuni critici, limitatamente alle nuove costruzioni e ristrutturazioni, è possibile usare stufe e caminetti in queste condizioni, indipendentemente dalla classe di appartenenza:
se l’area non è metanizzata
se è già presente un impianto a biomassa
N.B. Esiste una apparente contraddizione fra le possibilità di installazione e di effettivo utilizzo dei generatori a biomasse nelle nuove costruzioni, per i comuni critici e in aree metanizzate. La Regione Toscana ha chiarito quanto segue:
“La misura U2 si riferisce al divieto di utilizzo della biomassa nelle aree critiche per nuove costruzioni o ristrutturazioni. Quindi in queste aree è possibile installare un impianto a biomassa a 4 stelle ma non lo si può utilizzare fino a che viene mantenuta l’indicazione di criticità per quel territorio. Una volta che l’aria sarà risanata, in modo sostanzialmente automatico, ossia senza attendere la predisposizione di un nuovo piano per la qualità dell’aria, tali aree perderanno la connotazione di criticità e conseguentemente il divieto di utilizzo della biomassa per il riscaldamento decadrà. Con questa formulazione, quindi, si permette alle famiglie che lo volessero, di predisporsi, in occasione di interventi di manutenzione o nuove costruzioni effettuati durante la classificazione critica del proprio territorio, ad un futuro utilizzo degli impianti a biomassa quando l’area di interesse perderà la connotazione di criticità.”
Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali (link)
Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
In caso di concentrazione di particolato fine PM10, il Piano prevede che i Comuni critici possano ricorrere a specifiche limitazioni nell’utilizzo di stufe e caminetti, sempre che questo sistema di riscaldamento non sia l’unico installato. Il dettaglio sulle modalità di attivazione delle ordinanze sindacali è definito da ciascun Comune nell’ambito del proprio Piano di Azione Comunale (PAC). Attualmente, i PAC approvati dai Comuni non prevedono limitazioni per gli impianti ad alta efficienza.
Come faccio a capire quante stelle ha la mia stufa Cadel?
Grazie ad un’attenta progettazione e regolazione della combustione, molti prodotti Cadel rientrano nelle più alte classi di qualità ambientale, da 3 a 4 stelle. Nel nostro sito, nella pagina “Documenti tecnici” potete scaricare la documentazione relativa (logo e certificato). Per i prodotti privi di certificazione ariaPULITATM, è comunque sempre disponibile la certificazione ambientale redatta ai sensi del DM 186/2017 e sempre scaricabile dall’area “Documenti tecnici”.