Fine del mercato tutelato dell’energia: riscaldarsi senza spendere di più
I servizi di tutela nell’ambito dell’energia elettrica e del gas naturale offrono tariffe e condizioni contrattuali stabilite dall’ ARERA, l’Autorità per l’energia, e sono destinati ai consumatori finali di dimensioni ridotte, come famiglie e piccole imprese, che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero.
La normativa prevede la cessazione dei servizi di tutela, e quindi la fine dei contratti regolamentati, con un graduale passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che diventerà la modalità predominante di approvvigionamento energetico entro il 31 marzo 2027.
Il Servizio di maggior tutela nell’ambito dell’energia elettrica sarà disponibile solamente per i clienti considerati “vulnerabili”, che continueranno a ricevere servizi con condizioni economiche e contrattuali stabilite e aggiornate dall’Autorità.
Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato dell’energia, dunque, molte famiglie si trovano di fronte a un cambiamento significativo che influenzerà direttamente le loro bollette e, di conseguenza, il loro budget domestico.
In questo articolo esploreremo cosa comporta la fine del mercato tutelato dell’energia, quali clienti sono interessati e come prepararsi al passaggio, con un’attenzione particolare alle soluzioni di riscaldamento sostenibile come le stufe a pellet.
Che cos’è il mercato tutelato dell’energia?
Il mercato tutelato dell’energia è un sistema in cui i prezzi e le condizioni di fornitura di energia, come elettricità e gas naturale, sono regolamentati da un’autorità di controllo che vigila sulle fluttuazioni dei prezzi all’ingrosso di elettricità e gas; nel caso italiano, è l’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). In questo contesto, gli operatori energetici offrono tariffe fisse e regolamentate ai consumatori finali, quali famiglie e piccole imprese, che non hanno ancora scelto di passare al mercato libero.
Contrariamente al mercato tutelato, il mercato libero dell’energia permette ai consumatori di selezionare liberamente il proprio fornitore energetico e di negoziare condizioni contrattuali personalizzate. In questo contesto, le tariffe e le condizioni di fornitura sono stabilite attraverso accordi diretti tra il consumatore e il fornitore di energia.
La liberalizzazione del mercato energetico in Italia risale agli anni ’90 con l’introduzione di leggi e direttive europee volte a promuovere la concorrenza tra cui il Decreto Bersani del 2006, che ha aperto il mercato dell’energia elettrica alla concorrenza, seguito poi dal Decreto Bersani-Bassanini del 2007 per il gas naturale.
L’obiettivo della liberalizzazione del mercato energetico era favorire la competitività, incoraggiare l’efficienza e garantire migliori condizioni per i consumatori attraverso una maggiore scelta di fornitori e tariffe.
Vantaggi e svantaggi della fine del mercato tutelato
La fine del mercato tutelato dell’energia comporta una serie di vantaggi e svantaggi che influenzano direttamente i consumatori.
Tra i principali vantaggi vi è soprattutto la maggiore libertà di scegliere il proprio fornitore di energia e le relative tariffe in base alle proprie esigenze, sia in termini di prezzo che di servizio. Il passaggio al mercato libero inoltre favorisce un ambiente più competitivo tra i fornitori di energia, che stimola l’innovazione e l’introduzione di nuove soluzioni e servizi nel settore energetico, offrendo ai consumatori una gamma più ampia di opzioni tra cui scegliere.
Di contro, uno dei principali rischi legati alla fine del mercato tutelato è la possibilità di vedere aumentare le tariffe se i consumatori non effettuano un’adeguata comparazione tra le offerte disponibili nel mercato libero. Senza la regolamentazione dei prezzi prevista nel mercato tutelato, le tariffe possono variare considerevolmente tra i diversi fornitori, e i consumatori potrebbero finire per pagare di più. Diventa essenziale per i consumatori rimanere informati e aggiornati sulle condizioni contrattuali e le tariffe proposte dai vari fornitori.
Impatto della fine del mercato tutelato sulle bollette e sul riscaldamento domestico: domande frequenti
Attualmente, gli utenti che consumano energia elettrica e gas sono divisi tra coloro che hanno già scelto di aderire al mercato libero dell’energia e coloro che sono ancora inseriti nel mercato tutelato (circa 10 milioni di clienti domestici, stando ai dati disponibili all’inizio dell’ultima stagione autunnale).
Per determinare in quale categoria ci si trova, basta controllare la propria bolletta: nella parte superiore destra, insieme al nome del fornitore e al numero di fornitura, è indicato “servizio di tutela” (per il gas) o “servizio di maggior tutela” (per l’energia elettrica).
Quando finirà il mercato tutelato?
L’Autorità per l’energia ha deciso di posticipare al 1° luglio 2024 la conclusione del mercato tutelato dell’energia, mentre la fine delle tutele per i contratti del gas è già avvenuta il 1° gennaio 2024. La data ultima per il passaggio definitivo al mercato libero rimane fissata al 31 marzo 2027.
Energia elettrica: i cambiamenti in vigore a partire dal 1° luglio del 2024
Il decreto prevede che tutti i clienti domestici che, al 1° luglio, non hanno ancora effettuato la transizione al mercato libero e non rientrando nella categoria dei clienti vulnerabili, saranno coinvolti nel cambiamento.
Per garantire la continuità della fornitura energetica con un fornitore specifico e a condizioni economiche definite, è stato istituito il Servizio a Tutele Graduali. Se entro il 1° luglio 2024 non si sarà ancora scelto un fornitore nel mercato libero, non ci sarà interruzione nell’approvvigionamento di energia elettrica. Il fornitore assegnato tramite il Servizio a Tutele Graduali si occuperà di fornire l’energia elettrica ai clienti domestici interessati, garantendo un trattamento equo per tutti i clienti domestici coinvolti nella transizione. Le proposte tariffarie adotteranno un sistema di prezzi variabili e rimarranno legate all’andamento dei costi all’ingrosso.
Il Servizio a Tutele Graduali presenta un termine: i consumatori che aderiranno a questo servizio dovranno selezionare un piano dell’energia di mercato libero entro un periodo massimo di tre anni.
Come si fa a passare dal mercato tutelato a quello libero?
È sempre possibile cambiare fornitore ed entrare nel mercato libero in qualsiasi momento, anche se si aderisce al Servizio a Tutele Graduali, semplicemente scegliendo una delle molte offerte e tariffe proposte dai fornitori di energia.
Cosa succede se non si passa al mercato libero?
Come visto, il termine del mercato tutelato dell’energia elettrica è stabilito per il 1° luglio 2024, mentre per il gas è avvenuto il 1° gennaio 2024. Quali sono le possibilità a disposizione in questo contesto? Esistono due opzioni: la prima consiste nel passare direttamente al mercato libero prima delle suddette date. La seconda opzione è quella di non fare nulla: in questo caso, è previsto un passaggio automatico al Servizio a Tutele Graduali per la fornitura di energia elettrica (dal 1° luglio) e all’offerta Placet per quella del gas (dal 1° gennaio).
Chi ha diritto a restare nel mercato tutelato?
Il decreto riguarda solo i clienti “non vulnerabili”. Chi sono dunque i “clienti vulnerabili”? Come determinare se si rientra in questa categoria? Una legge del 2021 ha definito alcune categorie di clienti domestici che meritano una protezione particolare. Sono considerati “clienti vulnerabili”:
• Coloro che hanno più di 75 anni;
• Chi si trova in situazioni economiche svantaggiate, come coloro che ricevono il bonus energia;
• Persone che hanno gravi problemi di salute e dipendono da apparecchiature mediche alimentate dall’elettricità, o coloro che vivono con individui in tali condizioni.
Persone con disabilità riconosciute dalla legge 104/92;
• Individui che si trovano in abitazioni di emergenza a causa di eventi calamitosi.;
• La sezione interna della canna fumaria deve essere costante, libera e indipendente;
• Coloro che risiedono in piccole isole non collegate alla rete elettrica principale.
Se il proprio profilo rientra in una di queste tipologie di clienti, si è classificati come “vulnerabili” e ciò implica che il servizio tutelato proseguirà con lo stesso fornitore a tariffe invariate.
Prepararsi alla fine del mercato tutelato: come e cosa fare
In qualsiasi momento, coloro che usufruiscono del servizio tutelato possono optare per il mercato libero selezionando una delle numerose proposte di offerte e tariffe fornite dalle compagnie energetiche. Tuttavia, la scelta può essere complessa.
Per evitare di trovarsi nella situazione di dover decidere all’ultimo minuto e correre il rischio di non trovare un’offerta conveniente nel mercato libero, è consigliabile iniziare a confrontare le tariffe per l’energia elettrica e il gas fin da ora, valutando quale offerta sia più vantaggiosa in base ai consumi.
Si consiglia di utilizzare i siti web e gli strumenti messi a disposizione da ARERA e dalle associazioni dei consumatori per confrontare le offerte e scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze energetiche.
Vantaggi delle stufe a pellet nella fase post-mercato tutelato dell’energia
In questa fase di transizione e nella fase successiva alla fine del mercato tutelato dell’energia, le stufe a pellet offrono una soluzione affidabile ed efficiente per il riscaldamento domestico.
Ecco perché:
• Risparmio economico e trasparenza: le stufe a pellet offrono un notevole risparmio economico rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Questo perché quando si sceglie il pellet per il riscaldamento domestico si ha a che fare con un prezzo del combustibile chiaro e semplice da calcolare, al contrario di tariffe complesse e in continua variazione. L’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL) ha condotto un’analisi che mette a confronto i costi del pellet con quelli del gas metano. Considerando la migliore offerta a prezzo fisso per il gas e convertendola in termini di costo del pellet emerge che il costo del metano sarebbe equivalente a un prezzo del pellet di circa 7,20 € a sacchetto da 15 kg. Un valore decisamente superiore all’attuale prezzo di mercato del pellet, che si aggira intorno ai 5.00-6.00 € a sacchetto;
• Efficienza energetica: le stufe a pellet sono progettate per garantire un’elevata efficienza energetica. Grazie alla combustione controllata dei pellet, queste stufe producono un calore costante e uniforme, riducendo al minimo gli sprechi di energia e ottimizzando il consumo di combustibile;
• Sostenibilità ambientale: le stufe a pellet sono considerate una scelta ecologica per il riscaldamento domestico. Il pellet è un biocombustibile rinnovabile prodotto principalmente da scarti di legno e altre biomasse. Utilizzando pellet anziché combustibili fossili, si riduce l’impatto ambientale legato alle emissioni di anidride carbonica e altri inquinanti atmosferici;
• Autotutela contro l’incertezza: In un contesto di incertezza energetica come quello attuale, un impianto a pellet o a legna rappresenta per le persone una forma di autotutela;
Calcolatore del risparmio CADEL: confronta e scegli
La fine del mercato tutelato dell’energia implica una nuova era di scelte e responsabilità per i consumatori domestici. È fondamentale prepararsi adeguatamente a questo cambiamento, informandosi sulle opzioni disponibili. Per un confronto ancora più preciso e personalizzato, CADEL mette a disposizione un utile strumento: il calcolatore del risparmio. Questo strumento permette di stimare i costi energetici di diverse fonti di riscaldamento (€/kWh) e di individuare la soluzione più vantaggiosa in base alle proprie esigenze.
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